Per investire in un prodotto che abbia tutte le funzioni di un tradizionale conto corrente ma garantisca margini di investimento e guadagno nettamente più alto, oltre al confronto tra conti deposito attivi sul mercato e sponsorizzati tramite i media, da considerare anche le proposte di liquidità remunerata.
Unicredit propone tre prodotti che permettono ai titolari di ottenere un rendimento nel breve e brevissimo periodo a fronte dell'assunzione di un rischio molto basso. MoneyBox Self Service, sottoscrivibile online a un tasso netto che parte dallo 0,5% per arrivare a un massimo dell'1%, è un investimento in pronti contro termine con vincolo da tre, sei o nove mesi e con somme che si possono investire a partire da 5.000 mila euro e poi a salire per multipli di 1.000 euro.
Nel confronto tra vantaggi e caratteristiche distintive che si avvicinino ai conti deposito, il conto Unicredit non prevede costi a carico dell'investitore e, rispetto al 27% di ritenuta dei conti di deposito remunerati, ha una tassazione al 12,5%, quella esplicitamente prevista per le operazioni in pronti contro termine. Altro prodotto finanziario interessante nel confronto per la gestione della liquidità è il Conto Salvadanaio, ideale per chi ha elevate disponibilità economiche perche' accessibile per somme non inferiori a 50 mila euro.
Conto Salvadanaio di Unicredit, a fronte di un tasso esclusivo, non prevede il pagamento dell'imposta di bollo e permette di poter ritirare in qualsiasi momento sia il capitale versato, sia gli interessi maturati, proprio come alcuni conti deposito del gruppo CheBanca!. La terza soluzione di investimento proposta da Unicredit e passibile di confronto è quella dei Buoni fruttiferi Salvadanaio che garantiscono un rendimento certo all'atto della sottoscrizione e prevedono anche il rimborso in anticipo del capitale per una durata pari a ventiquattro mesi.
Da considerare con attenzione, inoltre, anche il fatto che, proprio come i conti deposito a confronto, tutti i prodotti Unicredit destinati alla liquidità rientrano nella categoria degli investimenti e godono delle tutele previste dal Fondo Interbancario a tutela dei depositi.
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