Tv on demand: ci prova anche TivùSat

Gli operatori tv non possono sfuggire alle novità tecnologiche. Anche TivùSat, finora solo strumento per migliorare il segnale Dtt, lancia il suo progetto di tv

Tv on demand: ci prova anche TivùSat

Nei giorni in cui si rincorrono le notizie sul mondo della pay tv italiana, anche il settore del digitale terrestre ha importanti novità. Terminato lo switch off del vecchio segnale analogico su tutto il territorio nazionale, si fanno i primi bilanci sul nuovo sistema di trasmissione. Ad esempio TivùSat, la piattaforma satellitare gratuita per la fruizione del DTT, festeggia l'attivazione di più di un milione e mezzo di smart card.

Nelle ultime settimane l'azienda ha registrato picchi giornalieri di 3 mila nuove smart card attivate. Il vantaggio di TivùSat è l'utilizzo del satellite: questo consente di ricevere il segnale del digitale terreste anche nelle zone in cui la conformazione del territorio crea interferenze o parziali oscuramenti. Inserendo la smart card nel decoder TivùSat si dispone di 61 canali tv e 43 radio, senza pagare alcun abbonamento.

TivùSat infatti è solo uno strumento tecnologico integrativo, non ha un proprio palinsesto né propri contenuti editoriali. E' nato nel 2009 dall'unione dei principali operatori del settore (Rai, Mediaset, Telecom Italia Media, FRT e Aeranti-Corallo, confluiti nella società Tivù srl) solo per coprire le inevitabili lacune del digitale terrestre dovute ai "dispetti" geografici della penisola.

Le recenti evoluzioni tecnologiche del panorama televisivo, come l'introduzione dei servizi on demand tramite internet, hanno però stimolato l'ambizione di TivùSat. L'azienda vuole infatti proporsi come piattaforma unica per i broadcaster italiani che, unendosi, potrebbero fronteggiare l'avanzata dei concorrenti stranieri. Il progetto si chiama TivùOn!: è una sperimentazione che offre a 200 famiglie un menu di contenuti e programmi Rai, Mediaset e La7 disponibili on demand.

"Definire uno standard unico per l'Italia - ha affermato Luca Balestrieri, presidente di Tivù srl, in una recente intervista a Repubblica - avrebbe un doppio vantaggio: intanto abbattere i costi per gli editori nell'accesso alle tecnologie necessarie. In secondo luogo, si potrebbe ipotizzare che a trattare con i produttori di terminali tutti assieme e non più separatamente si possono ottenere condizioni migliori".

Le "prove tecniche di trasmissione" di TivùOn! termineranno a dicembre. Eventuali modifiche e migliorie potrebbero già essere operative entro Natale 2013. Il vero banco di prova saranno però i mondiali di calcio 2014.

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