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Bolletta del gas: i consigli per risparmiare - Video Guida

Cesare Cascione, esperto di SuperMoney, interviene a Class TV CNBC con i consigli su come risparmiare: razionalizzare i consumi ma, soprattutto, scegliere la tariffa gas più adatta alle proprie esigenze.

Cesare Cascione parla di bollette del gas a Class Tv - Testo integrale

Si avvicina la stagione invernale, il riscaldamento in alcune regioni è già acceso e, dunque, come non parlare di uno dei capitoli più allarmanti per le famiglie: la bolletta del gas. Bentrovato a Cesare Cascione, esperto di Supermoney.eu, sito web che permette di confrontare numerosi servizi, tra cui anche le tariffe più convenienti per la fornitura del gas e dell’energia elettrica.
Questo è, in effetti, il periodo in cui le famiglie accendono il riscaldamento in casa. I regolamenti comunali stabiliscono che il periodo valido per l’accensione del riscaldamento va dal 15 novembre all’1 dicembre. Naturalmente, questo periodo varia in relazione al clima di ogni regione; in questo frangente i Comuni possono anche decidere di anticipare questo periodo. Coloro, però, che non rispettano il regolamento rischiano sanzioni comprese tra i 500 e i 3 mila euro.

Dunque, dobbiamo prestare tutti attenzione ad accendere il riscaldamento solo dopo la data fissata dal Comune. Come possiamo però risparmiare sulla fornitura del gas?
Esistono molteplici possibilità di risparmio per le famiglie. Innanzitutto, cambiando operatore gas sul mercato libero, si può ottenere una tariffa più vantaggiosa.

Ecco, questa è una possibilità non così conosciuta. Insomma, siamo tutti abituati a cambiare operatore sul cellulare, ma forse siamo in pochi a sapere che si può fare altrettanto anche con il fornitore di luce e gas...
Effettivamente, un utente medio può risparmiare fino a 150 euro all’anno, passando semplicemente da una tariffa del mercato di Maggior Tutela a un operatore sul mercato libero. Il passaggio al nuovo fornitore è poi molto semplice: sarà infatti quest’ultimo a informare il precedente operatore gas, affinché il vecchio contratto dell’utente venga rescisso. Il passaggio al nuovo fornitore diventa poi effettivo in un periodo che può andare da uno a due mesi.

Rassicuriamo però il pubblico che, nel periodo di passaggio al nuovo operatore, non si rimane senza fornitura del gas, perché il servizio è continuativo. Quali sono gli aspetti ai quali prestare attenzione quando si sceglie un nuovo operatore?
Sicuramente, bisogna stare molto attenti alle condizioni agevolate che ogni operatore sul libero mercato offre ai nuovi clienti. Queste tariffe del gas scontate sono infatti valide per un periodo limitato. Dunque, è sempre bene esaminare quelle che saranno le reali tariffe, una volta terminato il periodo promozionale. Va ricordato inoltre che, solo per i contratti stipulati tramite forme di comunicazione a distanza (telefono o internet), è sempre garantito il diritto di ripensamento. Grazie a questo diritto si può rescindere il contratto entro 10 giorni dalla stipula.

Invece, dal punto di vista del consumo, quali accorgimenti ci potrebbero consentire di risparmiare sul gas?
Un buon risparmio sulla bolletta del gas si può ottenere con diverse strategie. Ad esempio, spegnere il riscaldamento qualche ora prima di andare a dormire, in caso si abbia un riscaldamento autonomo, può essere un buon modo per limitare i consumi; ma anche chiudere le tapparelle in modo da non disperdere il calore, o effettuare una manutenzione ordinaria dell’impianto di riscaldamento, può avere i suoi benefici in termini di riduzione dei consumi.

Questi sono accorgimenti utili anche in ambito ecologico. Inoltre, ora, con la “riforma del condominio” sono arrivate novità in ambito normativo, è così?
Sì, c’è una norma che, a tutti gli effetti, va incidere anche sui costi del gas perché, con la riforma della disciplina del condominio, la Commissione Giustizia del Senato ha dato la possibilità al singolo condomino di staccarsi dal riscaldamento centralizzato, senza con questo avere l’obbligo di richiedere l’approvazione dell’assemblea condominiale. Quest’operazione, però, non deve avere ripercussioni sugli altri condomini e l’utente “distaccato” dovrà continuare a contribuire alla manutenzione straordinaria dell’impianto del gas. La possibilità di staccarsi dal riscaldamento condominiale è, allo stesso tempo, sia un’opportunità sia un costo.

Già, perché i costi delle operazioni di isolamento del condomino dall’impianto di riscaldamento dello stabile è interamente a carico del condomino, non è così?
Sì, infatti questa scelta viene fatta esclusivamente se si desidera un riscaldamento autonomo, in quanto convinti di riuscire a limitare i consumi del gas, o se si desidera un diverso fornitore.

Andando, invece, ad analizzare la bolletta che ci arriva a casa, sentiamo spesso parlare di costo del petrolio, delle materie prime e delle tasse; ma quali sono le voci di costo che effettivamente incidono di più sulla nostra bolletta?
La bolletta, oltre a coprire il costo della materia prima, include anche tutta una serie di servizi dai costi molto elevati. Il 50% dell’importo della bolletta è, infatti, il risultato dei costi fissi derivanti dalla somma di imposte e servizi di rete. Questi ultimi servono a mantenere l’infrastruttura necessaria a portare il gas nelle abitazioni. Il restante 50% è imputabile al costo della materia prima, che è sempre oggetto di contrattazione sul libero mercato e, pertanto, ha un prezzo variabile e determinato dalla concorrenza.

I costi fissi dei servizi di rete sono identici in tutta Italia?
No, in realtà c’è una variabilità che dipende dalla regione: si va dai 200 euro circa di Lombardia e Friuli, fino ai 400 euro di Sicilia e Calabria.

Visto che i costi sono così elevati, lo Stato garantisce un aiuto alle famiglie meno abbienti?
Sì, perché di recente è stato introdotto, in collaborazione con l’Autorità per l’Energia e i Comuni, il cosiddetto “bonus sociale gas”, destinato alle famiglie con un basso reddito o molto numerose. Prerequisito per l’accesso al bonus è che il gas sia naturale con allacciamento tradizionale. Non sarà dunque possibile ottenerlo, se la nostra fornitura si basa su gas in bombola o GPL.

L’unico modo per dimostrare di essere una famiglia avente diritto al bonus è di recarsi al CAF per farsi preparare un certificato ISEE, è esatto?
Sì, infatti il bonus è destinato ai nuclei famigliari che abbiano indicatore ISEE non superiore a 7.500 euro, oppure non superiore a 20.000 euro per le famiglie numerose; dove con “numerose” si intendono nuclei con più di 3 figli a carico. Nel concreto, nel 2012 il valore del bonus varia da un minimo di 30 euro ad un massimo di 300. L’ammontare del contributo è determinato in base al tipo di gas utilizzato (gas per cucina e acqua, per il riscaldamento o per entrambi), al numero di persone effettivamente presenti in casa e, infine, alla zona climatica di residenza. L’ultimo fattore, in particolare, tiene conto delle specifiche esigenze di riscaldamento delle diverse località geografiche.

In sintesi, le opportunità per risparmiare sul gas ci sono: dalla possibilità di cambiare operatore ai bonus per le famiglie meno abbienti, sino alla manutenzione e al corretto isolamento dell’appartamento, due efficaci strategie che ci permettono di ottimizzare gli impianti, tagliando allo stesso tempo i costi della bolletta.

Ringraziamo Cesare Cascione, esperto di Supermoney.eu, sito che vi invito a visitare per ulteriori informazioni su questo e molti altri temi legati al mondo del risparmio.
Grazie, Cesare. È tutto oggi.

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