Smartphone, l’utilizzo prolungato può causare insonnia

Uno studio di Harvard ha dimostrato che la visione dei display degli smartphone prima di andare a letto causa insonnia

Smartphone, l’utilizzo prolungato può causare insonnia

L'esposizione prolungata agli schermi di smartphone, pc e tablet può aver forti ripercussioni sul sonno. È quanto emerge da una ricerca intrapresa dall'Università di Harvard, secondo cui la visione dei display al buio causerebbe insonnia e una riduzione della fase Rem del sonno, la più importante ai fini del riposo. Molte persone infatti, dopo aver messo i piani tariffari di Tre a confronto con quelli di Wind, Vodafone e degli altri operatori per trovare il più adatto alle proprie esigenze, passano la serata chattando o giocando con il proprio smartphone.

Non solo insonnia, ecco i rischi di usare troppo lo smartphone

Lo studio dimostra che i display sono in grado di mandare in confusione il nostro cervello, e potrebbero addirittura essere una concausa di patologie come depressione, obesità e diabete. L'uomo è infatti sensibile alla luce, quando inizia fare buio il cervello procede al rilascio di ormoni che lentamente attivano la sonnolenza in noi. Si dice che prima che venisse inventata la lampadina, l'occhio umano fosse così sensibile alla luce che solo la luce lunare lo disturbasse di notte; in seguito si è abituato, ma al contempo la qualità del sonno ha subito un peggioramento, specialmente in questi anni in cui, dopo esserci informati sugli smartphone e sulle loro caratteristiche, passiamo molto tempo a fissare lo smartphone.

Gli occhiali da sole sono la soluzione

Gregory Ferenstein, giornalista del sito statunitense The Verge, sembra aver trovato la soluzione a questo problema. Indossando occhiali da sole con lenti scure e con filtro colorato atto a contrastare la luce blu (quella che il cervello collega al risveglio), Ferenstein ha riscontrato un miglioramento del sonno del 5%, grazie ad un misuratore del sonno Rem. Il giornalista ha dichiarato che con gli occhiali la sonnolenza lo cattura in circa un'ora, mentre toglierseli e guardare la luce blu è come bere caffè.

Altre varianti per porre rimedio al problema sono rappresentate dall'apposizione di una luce rossa che illumini la stanza dopo il tramonto, come consiglia di fare l'Associazione medici statunitensi. Vi è poi una soluzione software: si chiama F.lux, ed è un programma freeware in grado di ridurre la luminosità dello schermo dopo il tramonto. Infine si possono acquistare lampadine apposite in grado di regolarsi assieme al sole e ridurre quindi la propria intensità dopo che questo è calato.

L'importanza del riposo

È di vitale importanza comprendere quanto la luce artificiale danneggi il riposo, poiché esso è una parte fondamentale nella vita di tutti i giorni. Chi non ha mai notato la differenza fra lavorare dopo aver dormito otto ore in tranquillità piuttosto che passare la notte insonne? Per mantenerci sani e in forma è quindi preferibile leggere un libro prima di andare a riposare, piuttosto che stare su Facebook col nostro smartphone.

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