Rca: le novità del decreto colpiscono anche gli autoriparatori

I cambiamenti sul sistema del risarcimento diretto potrebbero avere un effetto distorto nel mercato degli autoriparatori. Vediamo perché.

Rca: le novità del decreto colpiscono anche gli autoriparatori

Sono passati pochi giorni dall'approvazione del decreto sulle liberalizzazioni e già si alzano le prime polemiche, anche per quanto riguarda le novità sull'assicurazione auto. Le Associazioni dei carrozzieri di Confartigianato e CNA in un comunicato stampa hanno denunciato in particolar modo le nuove disposizioni relative al meccanismo del risarcimento diretto in quanto questi provvedimenti, se entreranno in vigore, penalizzeranno "consumatori e autoriparatori", alterando "i principi della concorrenza per le imprese di autoriparazione".

L'articolo 35 del decreto liberalizzazioni appare infatti fortemente orientato a favorire il risarcimento in "forma specifica", cioè la riparazione diretta del veicolo da parte delle compagnie assicurative presso le proprie officine, rispetto al risarcimento "per equivalente", cioè il rimborso della riparazione da parte della compagnia assicurativa. Per incentivare il primo rispetto al secondo, infatti, il decreto stabilisce che chi deciderà di richiedere il rimborso "per equivalente" avrà corrisposto un 30% in meno rispetto al risarcimento in "forma specifica". In altre parole, chi preferirà far riparare il danno dalla propria officina di fiducia dovrà sostenere il 30% della riparazione di tasca propria.

Stando a quanto denunciato da Confartigianato e CNA (Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media Impresa), si tratta di un "colpo basso" per gli autoriparatori: gli automobilisti, infatti, saranno incentivati a scegliere il risarcimento in "forma specifica", che li porterà a far riparare il proprio veicolo presso le officine legate alla compagnia assicurativa, con un effetto penalizzante nella competizione per le carrozzerie indipendenti. In questo modo la scelta degli automobilisti non sarebbe del tutto libera, ma influenzata dalla maggiore convenienza che il risarcimento in "forma specifica" sembra avere rispetto a al rimborso della riparazione.

Le conseguenze a cui il decreto sembra portare appaiono paradossali: se da una parte si mira a una liberalizzazione del mercato dell'assicurazione auto, dall'altra, però, "si mina alla libera concorrenza del mercato dell'autoriparazione, pregiudicando la realtà di centinaia di officine non convenzionate con le compagnie di assicurazione", come ha affermato Giuseppe Pace, presidente regionale Carrozzieri di Confartigianato Liguria.