Prestiti alle imprese: contrazione da 70 mld negli ultimi tre anni

Unimpresa registra un calo dei prestiti alle imprese e privati, calano i consumi e gli investimenti sul territorio

Prestiti alle imprese: contrazione da 70 mld negli ultimi tre anni

Con la crisi economica è cresciuta la richiesta di credito alle banche da parte di privati ed imprese. Per affrontare spese mediche, investimenti importanti o semplicemente per acquistare un'auto nuova si può ottenere liquidità per mezzo di mutui, finanziarie o prestiti. Per un acquisto improvviso, ad esempio, potrebbe essere utile confrontare i prestiti più convenienti e scegliere il migliore tra quelli offerti dalle principali banche.

Individuare il finanziamento ottimale infatti, è fondamentale non solo per affrontare un momento di difficoltà, ma anche per esser certi di poter restituire il denaro senza difficoltà. Informarsi su un prestito Compass, piuttosto che Findomestic, confrontando le varie opzioni può aiutarci nel prendere una decisione. Nel momento in cui si accede all'erogazione del credito da parte di una banca, inoltre, è sempre consigliabile scegliere l'offerta più aderente ai nostri bisogni, conoscere le varie tipologie di prestito ed leggere con attenzione le condizioni generali.

I dati diffusi recentemente da Unimpresa rivelano che, negli ultimi tre anni, i prestiti alle imprese hanno segnato una contrazione di -70 miliardi di euro. Di pari passo con le difficoltà delle aziende anche i prestiti alle famiglie si sono ridotti di 14 miliardi di euro. Secondo l'Unione delle Imprese italiane, dunque, dal luglio 2011 al luglio 2014 i prestiti ai privati sono diminuiti complessivamente di 83,1 miliardi (-5,49%) passando da 1.513 miliardi a 1.430 miliardi.

Spesso la sofferenza bancaria, ovvero l'insolvenza o il ritardo dei pagamenti, inducono le banche a chiudere i rubinetti del credito, secondo Unimpresa, però, ridurre l'offerta di liquidità induce molto negativamente sull'economia reale. Neppure le disposizioni operate recentemente dalla Bce nel ridurre i tassi d'interesse alle banche così da immettere maggiore liquidità nelle casse dei banchieri sono state sufficienti a far ripartire i consumi.

Nei tre anni presi in esame da Unimpresa (luglio 2011-luglio2014) il credito al consumo è sceso di ben 5,6 miliardi (-8,78%) passando da 63,8 miliardi a 58,2 miliardi, i mutui per comprare immobili sono calati di 3,8 miliardi (-1,05%) scendendo da 363,5 miliardi a 359,7 miliardi. I prestiti personali sono diminuiti di 4,6 miliardi (-2,51%) da 185,5 miliardi a 180,9 miliardi.

Per quanto riguarda i prestiti alle imprese la situazione è ancora più preoccupante, in questi ultimi tre anni il credito elargito dalle banche sceso di ben 69,08 miliardi (-7,67%): da 900,2 miliardi (2011) a 831,1 miliardi (2014).