Prestiti ai privati e alle famiglie in calo rispetto al 2013

Rapporto Banca di Italia: calano prestiti alle famiglie, ma rallenta la sofferenza bancaria.

Prestiti ai privati e alle famiglie in calo rispetto al 2013

La crisi economica ha messo in difficoltà molti consumatori, svariati italiani si sono trovati in difficoltà e hanno fatto pensato di ricorre al denaro delle banche per affrontare spese ed acquisti importanti. In situazioni simili è sempre consigliabile affidarsi ad un prestito, cercando tra quelli più convenienti del momento. I dipendenti statali, ad esempio, possono informarsi sui prestiti Inpdap per accedere a forme di credito particolarmente vantaggiose.

Bankitalia ha recentemente divulgato i dati relativi al mese di luglio: il dato sui prestiti ha subito un calo su base annua del 2,6%. I prestiti alle famiglie sono scesi dello 0,8%, come nel mese precedente, quelli alle società non finanziarie sono diminuiti del 3,9%. I tassi d'interesse dei prestiti italiani, inoltre, è più alto rispetto al resto d'Europa e per questo è consigliabile vagliare sempre più opzioni così da trovare quella che ci permetta di risparmiare. Confrontare i prestiti Compass con quelli Findomestic, ad esempio, può chiarirci le idee in merito al prestito più adatto alle nostre specifiche esigenze.

Tuttavia Bankitalia ha riferito anche che i depositi sono in crescita ed è rallentata la sofferenza bancaria (20,8%). Il tasso di crescita su dodici mesi dei depositi del settore privato, sempre in riferimento al mese di luglio, è pari al 2,9%. La raccolta delle obbligazioni, includendo quelle detenute dal sistema bancario, è invece diminuita del 13,4% sui dodici mesi. I tassi d'interesse sui mutui sono calati al 3,49%.

Dal rapporto emerge anche che i tassi d'interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie di importo fino a 1 milione di euro sono risultati pari al 3,96%, quelli sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia al 2,47%

L'Abi, Associazione bancaria italiana, commentando i dati della Banca d'Italia, ha sostenuto che si sono fatti ulteriori passi avanti verso la ripresa. Segnali positivi vengono anche dal rafforzamento del mercato dei finanziamenti per l'acquisto delle abitazioni come emerge dai dati relativi ai primi sette mesi del 2014.L'Abi, inoltre, ha dichiarato che tra gennaio e luglio 2014 l'ammontare delle erogazioni di nuovi mutui è stato pari a 14,6 mld di euro rispetto agli 11,4 mld del 2013. Se si considera l'intero mercato, dunque, dai dati diffusi da Banca d'Italia, il tasso annuo di crescita sfiora il 16%.