iPhone 5S, il problema del Touch ID continua: cause e possibili soluzioni

Molti utenti stanno segnalando che il Touch ID sull'iPhone 5S non funziona correttamente.

iPhone 5S, il problema del Touch ID continua: cause e possibili soluzioni

Il sensore di impronte digitali è la caratteristica di punta dell'iPhone 5S ma purtroppo non funziona sempre come dovrebbe. Dall'introduzione del sensore nel mese di settembre, un numero crescente di problemi sono emersi poiché alcuni iPhone 5S non riconoscono il dito del proprietario dello smartphone e per sbloccare il telefono bisogna usare la cara vecchia password.

Cosa sta succedendo? La colpa in alcuni casi potrebbe essere ricondotta ad un difetto dell'hardware o del software, mentre si si fa strada l'ipotesi che sia il proprietario stesso il problema. Determinare il vero colpevole richiede uno sguardo più da vicino per osservare come funziona la tecnologia dei sensori di Apple.

Il Touch ID è un sensore di 170 micron di spessore e di 8 x 8 millimetri ed è usato per identificare le impronte digitali con una risoluzione di 500 pixel. Questo sensore è realizzato in silicio grezzo e quindi tende ad essere molto fragile e suscettibile a problemi di prestazioni causati da polvere, umidità e scariche elettrostatiche. Per proteggere ed isolare il sensore, Apple ha applicato uno strato di zaffiro come lente. Se però lo strato di zaffiro viene scalfito, le immagini inviate al sensore touch ID saranno imperfette e cesserà di funzionare correttamente. Inoltre un anello in acciaio inox circonda il pulsante home, rileva il dito e fa attivare il sensore.

Dopo aver registrato l'impronta digitale sull'iPhone 5S, questa sarà memorizzata in maniera crittografata sul processore A7 del dispositivo.

In sostanza, per eliminare totalmente il problema, servirebbe un sensore più grande per registrare meglio le impronte digitali. Questo renderebbe più facile il lavoro degli algoritmi di riconoscimento per confermare che le impronte digitali sono proprio quelle dell'utente. Ma un sensore più grande presenta due problemi rilevanti: maggiore costo, nel caso della Apple e un maggior spessore nel caso si volesse utilizzare un'altra tecnologia di impronte popolare, il rilevamento ottico.

Ma anche gli utenti sbagliano: In primo luogo, per far funzionare correttamente il sensore, il dito ha bisogno di entrare in contatto non solo con lo zaffiro del tasto home ma anche con l'anello in acciaio inox che lo circonda. Se le mani sono troppo secche (come capita spesso in inverno) probabilmente il sensore non riconoscerà le vostre impronte digitali. Anche un dito troppo umido o sporco può rappresentare un problema. Inoltre con il passare del tempo il pulsante si sporca e dovrà essere pulito regolarmente per mantenere il Touch ID in buono stato. Apple suggerisce di utilizzare un panno pulito e senza lanugine.

In attesa che Apple faccia sentire la propria voce, un po' di buonsenso aiuterà a circoscrivere il problema.

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