Gas e elettricità, in Italia le bollette più care d'Europa

Il caro energia galoppa, e le famiglie e le imprese italiane sono costrette a pagare le bollette più salate d'Europa.

Gas e elettricità, in Italia le bollette più care d'Europa

L'Italia riconferma il suo triste primato per la bolletta energetica più cara d'Europa, sia per le famiglie che per le imprese. Ad affermarlo è un recente rapporto elaborato da Confartigianato.

I nostri imprenditori, infatti, pagano l'elettricità il 36,4% in più rispetto alla media UE e per le forniture di gas sborsano il 5,8% in più rispetto ai concorrenti europei. Non va meglio per le famiglie che tra luce, gas e carburanti spendono il 5,6% in più della media europea. Se si considerano i costi delle famiglie italiane, tra ottobre 2011 e ottobre 2012 i rincari complessivi per elettricità, gas e carburanti hanno fatto segnare un aumento del 13,6%, mentre per le famiglie europee gli aumenti si sono fermati all'8%. In particolare, nell'ultimo anno, la bolletta dell'elettricità per usi domestici è cresciuta del 15,9% (a fronte di un rincaro del 5,9% nell'Eurozona), il gas utilizzato dalle famiglie è rincarato del 9,1% (+6,4% nell'Ue).

Salati anche i prezzi dei carburanti, che sono aumentati del 16,1% (+8,7% nell'Eurozona). Benzina e gasolio pesano molto sulle tasche degli italiani, tanto che il nostro Paese è arrivato in testa alla classifica europea per il costo più alto di questi carburanti più cari del 12,2% rispetto alla media dell'Eurozona. Nell'ultimo anno il prezzo della benzina senza piombo è aumentato dell'11,3%, quello del gasolio per autotrazione è salito del 12% e quello del Gpl auto del 21,5%. Colpa anche dell'elevata tassazione che, tra Iva e accise sui carburanti, negli ultimi 12 mesi è cresciuta del 18,9%. E così a novembre 2012, per il pieno di un'auto con serbatoio da 60 litri, si pagano 98,65 euro, di cui 54,28 euro di Iva e accise, con un incremento di 8,85 euro rispetto all'anno scorso.

Cosa fare dunque? Giorgio Guerrini, presidente di Confartigianato, sollecita "una riforma complessiva all'insegna dell'equità per ridurre e riequilibrare la tassazione sul prezzo dell'energia che grava soprattutto sulle piccole imprese. Servono anche riforme strutturali che aprano alla vera concorrenza i settori dell'elettricità e del gas e che puntino sull'efficienza energetica e sull'uso di fonti rinnovabili".

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