Falsa energia verde: da oggi più difficile venderla

Grazie a dei nuovi certificati le truffe saranno più facilmente smascherabili.

Falsa energia verde: da oggi più difficile venderla

Sarà sempre più difficile truffare ignari acquirenti con la vendita di falsa energia verde. La disciplina anti-imbrogli si fa sempre più stringente e, per chi non lo sapesse ancora, a luglio è stato approvato il nuovo sistema dei Co-fer ovvero dei certificati di origine da fonti rinnovabili. A portare avanti questa battaglia sono state le due maggiori istituzioni nel campo dell'energia cioè il Gme (Gestore dei Mercati Energetici) e il Gse (Gestore dei Servizi Energetici).

Le società che intermediano e vendono energia elettrica dovranno registrare tutta la loro energia elettrica, sia quella propdotta in Italia che all'estero, per poter utilizzare le nuove certificazioni. Il nuovo sistema dei Co-fer difficilmente riuscirà ad arginare tutto gli imbrogli e i raggiri che purtroppo nascono intorno al mondo dell'energia elettrica, ma è stato creato perché il vecchio impianto dei certificati verdi negoziabili non bastava. Un problema, questo, non solo italiano ma comune a molti altri paesi, tanto che i Co-fer nascono per rispettare una direttiva europea del 2003, che imponeva una disciplina più ferrea nell'ambito del controllo della vendita delle energie verdi.

Tutto questo va a tutela del consumatore, che per svariate ragioni come quelle etico-ambientali, è disposto a pagare fino al 5% in più per agire nel pieno rispetto dell'ambiente. Il Gme e il Gse continueranno a svolgere il loro lavoro, il primo emettendo i certificati dopo un processo di qualifica e di controllo, il secondo invece manovra la borsa elettrica italiana.

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