Equity Crowdfunding: le imprese trovano finanziatori sul web

L’Italia promuove l’equity crowdfunding: le start-up possono cercare finanziatori per prestiti ricorrendo al web

Equity Crowdfunding: le imprese trovano finanziatori sul web

Anche per le imprese, la ricerca dei prestiti oggi può passare attraverso il web. Sono anni ormai che i privati alla ricerca di finanziamenti mettono i prestiti presenti sul mercato a confronto attraverso il web e portali che offrono questi servizi. Calcolare i tassi di interesse e farsi un'idea delle rate mensili prima di rivolgersi agli istituti di credito ormai è una pratica usuale.

Non è un segreto che sia semplicissimo per chiunque richiedere preventivi di finanziamento e informarsi su Agos e i suoi vantaggi o su Findomestic e le offerte più adatte alle proprie esigenze. Ma cosa fare se si ha un'impresa e le banche o gli istituti di credito rifiutano le richieste di prestito? Oggi si può puntare sull'Equity Crowdfunding.

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Cos'è l'Equity Crowdfunding?

Il termine crowdfunding indica il processo con cui più persone concedono somme di denaro, anche modeste, per finanziare un progetto imprenditoriale o iniziative di diverso genere utilizzando siti internet, piattaforme o portali. Si parla di equity based crowdfunding quando, attraverso l'investimento online, si arriva ad acquistare un titolo di partecipazione in una società, ottenendo così un complesso di diritti patrimoniali e amministrativi derivanti dalla partecipazione nell'impresa.

Italia a favore della raccolta fondi per i neo imprenditori

Per gli imprenditori o per coloro che volessero realizzare la propria idea di impresa esiste una strada alternativa alle banche per la ricerca di finanziamenti. E' l'Equity Crowdfunding, il finanziamento collettivo via web che è ancora poco diffuso, ma che in Italia è già stato regolamentato dalla Consob. Questo tipo di crowfunding sul web consente agli imprenditori, o futuri tali, di proporre le loro idee vincenti ad una platea di potenziali investitori molto ampia.

L'Italia è il primo Paese europeo ad essersi dotato di una normativa specifica relativa all'Equity Crowdfunding, andando così incontro alle piccole imprese che, spesso, hanno serie difficoltà nel vedersi approvare richieste di prestiti da parte delle banche. Ostacoli maggiori sono riscontrati soprattutto dalle imprese neo nate, le cosiddette start-up.

Il decreto legge n.179/2012 è dedicato proprio alle start-up, in particolare a quelle "innovative", ovvero quelle piccole società di capitali da poco operative e impegnate in settori innovativi e tecnologici. Il decreto, intitolato "Decreto crescita bis", è stato introdotto per fornire uno stimolo alla crescita economica dell'Italia. L'equity crowdfunding è presentato come uno strumento che può favorire lo sviluppo delle cosiddette start-up innovative attraverso regole e modalità di finanziamento in grado di sfruttare le potenzialità del web.

Come funziona?

Ci sono dei veri e propri portali online, vigilati dalla Consob, che si occupano di Equity Crowdfunding e facilitano la raccolta di capitale. Una volta che l'investitore decide di investire in una start-up, il portale trasmette l'adesione ad una banca o istituto di credito, che provvederà a perfezionare la sottoscrizione degli strumenti finanziari.