Energia solare: è boom per i paesi emergenti

Secondo una recente indagine gli operatori del settore puntano gli occhi su Sudafrica, Thailandia, Cile, Romania e Brasile per il prossimo futuro.

Energia solare: è boom per i paesi emergenti

Se l'Italia vede in netto calo il volume delle installazioni sul territorio, gli operatori del solare si rivolgono a quei non meglio precisati "mercati emergenti".

Una recente indagine realizzato da Ihs, ha fatto emergere dati interessanti circa le nazioni più ricche di opportunità in ambito fotovoltaico. Lo studio Solar Emerging Markets illustra il potenziale di questa tecnologia in 40 Stati di Asia, Pacifico, America Latina, Medio Oriente, Africa ed Europa orientale. Questi Paesi nel 2017 dovrebbero garantire ben 12 GW di nuova capacità installata, contro gli appena 1,6 GW del 2012. Già oggi, in realtà, nei mercati emergenti presi in esame sono in ballo ben 20 GW di progetti fotovoltaici. Tuttavia, a causa della lentezza dei processi autorizzativi in molti di questi Stati, soltanto 1 GW risulta attualmente in costruzione. Già attivi nella realizzazione di grandi parchi solari, comunque, sono più di 300 sviluppatori ed Epc contractor, a testimonianza del fermento presente nel settore.

In Africa e Medio Oriente lo sviluppo del settore è stato piuttosto limitato fino ad oggi a causa delle ingenti sovvenzioni statali garantite alla generazione elettrica da combustibili fossili. Si prevede però un'inversione di tendenza che favorirà ampiamente le rinnovabili, dato l'aumento del fabbisogno energetico di queste aree. Diversa è la situazione nei mercati emergenti europei, dove il boom del solare è favorito dalla necessità di diversificazione del mix energetico, in larga parte ancora legato a fonti tradizionali come carbone, idroelettrico e nucleare. Un'espansione è attesa anche in Turchia, per soddisfare la crescente domanda di energia locale.

Altrettanto si può dire per il continente asiatico: l'India, in particolare, presenta il più elevato potenziale a medio termine, per effetto degli elevati prezzi dell'elettricità a livello industriale e per via dei frequenti blackout che caratterizzano la rete locale. Spostandoci, infine, sull'altro lato del globo, la crescita del solare nell'America Latina sarà spinta dalla forte dipendenza dal petrolio per la generazione elettrica, dai prezzi elevati della bolletta per le utenze commerciali e industriali e da un aumento previsto del 26% della domanda di energia entro il 2017. A livello di singoli Paesi, comunque, la ricerca evidenzia che soprattutto Sudafrica, Thailandia, Cile, Romania e Brasile saranno i Paesi a registrare la crescita più rapida. A seguire troviamo anche Argentina, Ecuador, Turchia e Messico.

Secondo Francesco Starace, amministratore delegato di Enel Green Power, la corsa dell'Italia ai grandi impianti solari si è chiusa nel 2011: "Quella del solare fotovoltaico è una fonte di energia che ha ovunque un andamento ciclico. Il Giappone, per esempio, sta vivendo una stagione di boom simile a quella dell'Italia di tre anni fa, altrettanto si può dire della Cina, mentre Spagna e Germania, al pari del nostro Paese, sono mercati ormai saturi. Enel Gp non è stata presa alla sprovvista, perché già nel piano varato un anno e mezzo fa si è deciso di concentrare prevalentemente all'estero gli investimenti nel solare per circa 600 milioni di euro".

Infatti, nei piani di sviluppo di Enel Green Power, ci sono proprio i paesi emergenti individuati dalla ricerca Ihs: ad esempio il Sudafrica, dove la joint venture Esse, al 50% con Sharp, ha già vinto un lotto di 10 MW messo all'asta dal Governo. "Grandi opportunità possono aprirsi in America Latina, soprattutto in Brasile, Cile e Messico. Il Brasile si sta rivelando uno dei Paesi chiave nella strategia di crescita di Enel Green Power. Ci sono poi i mercati del Nord Africa, come il Marocco, e poi gli Emirati e il Medio Oriente in generale, dove la risorsa solare è abbondante", ha concluso Starace.

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