Contributi agricoltura 2013, finanziamenti attivi e incentivi prepensionamento

Contributi agricoltura 2013: ecco tre possibili finanziamenti, anche a fondo perduto, di cui uno per il prepensionamento

Contributi agricoltura 2013, finanziamenti attivi e incentivi prepensionamento

Contributi agricoltura 2013, ecco dei finanziamenti ancora attivi, che includono anche gli incentivi per il prepensionamento dell'imprenditore. I tre bandi per contributi all'agricoltura del 2013 qui presentati sono relativi alla Campania, alla Sardegna e alla provincia di Varese.

Per la regione Sardegna contributi all'agricoltura possono essere richiesti grazie alla Legge Sabatini 1329/65, che permette alle imprese agricole, piccole e medie, di ottenere contributi e finanziamenti per l'acquisto di macchinari, attrezzature, per la realizzazione di impianti e altro ancora. In questo caso i contributi all'agricoltura delle imprese della Regione Sardegna vengono calcolati a secondo dell'importo agevolabile: il limite è di 400 mila euro per azienda agricola (500 mila se si è in zona svantaggiata). La scadenza per presentare le domande è fissata al 31 dicembre 2013.

Scade invece il 20 dicembre 2013 la possibilità di inoltrare domande per ottenere i contributi agricoltura per l'investimento innovativo messi a disposizione per le imprese della provincia di Varese. Si possono finanziare acquisti di software e hardware, il contributo arriva a 1000 euro e copre il 40% delle spese ammissibili (50% se si ha meno di 40 anni e l'azienda è stata lanciata da meno di cinque anni).

Per quanto riguarda la Regione Campania tra i contributi agricoltura 2013 ancora attivi troviamo, è bene ricordarlo, il finanziamento a fondo perduto per il prepensionamento di imprenditori agricoli: il contributo in conto capitale ha durata massima decennale ed è finalizzato al trasferimento di terreni e aziende agricole verso le giovane generazioni. I contributi agricoli per il prepensionamento si basano su indennità tanto per chi cede quanto per chi acquista. La somma economica viene a determinarsi in base alla grandezza dell'azienda ceduta.