Assicurazione auto: le novità sul danno del mancato utilizzo

Dietrofront della Cassazione sui risarcimenti da incidenti. La novità del settore assicurazione auto

Assicurazione auto: le novità sul danno del mancato utilizzo

In questi mesi abbiamo detto che è in atto una rivoluzione nel settore RC Auto: oltre alla dematerializzazione del tagliando assicurativo cartaceo, all'introduzione di nuovi sistemi elettronici di controllo targa, all'installazione di strumenti per la tutela del guidatore e delle stesse compagnie assicurative (scatola nera), e oltre alle diverse offerte di assicurazione auto che vengono proposte agli automobilisti per avvantaggiarsi in questo rivoluzionato mercato, l'ultima novità viene dalla Corte di Cassazione.

La materia del dietrofront è il risarcimento danni da incidenti stradali, la cui consolidata giurisprudenza è stata ribaltata nettamente: la sentenza n. 20620 del 14/10/2015 della III Sezione civile della suprema corte ha stabilito che la perdita patrimoniale per mancato utilizzo va provata invece di darla per scontata come si è sempre fatto; in parole semplici: i danneggiati percepivano un risarcimento per mancato utilizzo dell'auto ora non è più così.

Assicurazione auto: la legge prima della sentenza di ottobre

In passato, numerose sentenze, anche della III Sezione della Corte di Cassazione, avevano stabilito che fosse possibile il risarcimento danno in seguito a fermo tecnico avvenuto dopo un sinistro: questo anche in assenza di prove specifiche, considerando solo il fatto che il danneggiato fosse stato privato del veicolo per un certo tempo (anche se non utilizzato).
Questo danno che il proprietario di un veicolo subisce con la conseguenza di non poter utilizzare il veicolo per un determinato lasso di tempo, prende il nome di danno da fermo tecnico o da mancato utilizzo e può essere liquidato anche in mancanza di prova specifica.

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La sentenza che cambia tutto

Con la nuova sentenza della Cassazione, invece, non sarà più così: una volta l'assicurazione auto copriva le spese del risarcimento danni permettendo all'automobilista di recuperare spese onerose come bollo e assicurazione auto, oltre al deprezzamento del veicolo, nonostante l'utilizzo fosse inibito perché l'auto "vittima" di sinistro fosse in mano al carrozziere.
La nuova sentenza ribalta la vecchia legislazione: la pretesa degli automobilisti che citavano in giudizio l'assicurazione per non aver corrisposto il danno da fermo tecnico perché non provato viene rigettata.

La sentenza è "storica" e ha iniziato a creare i primi malumori tra gli automobilisti che ne risultano effettivamente penalizzati, vedremo gli sviluppi.