Scegliere la carta di credito risparmiando - Video Guida

Come scegliere la carta di credito adatta alle proprie esigenze e come evitare truffe e raggiri.

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Andrea Manfredi parla di carte di credito a Class Tv - Testo integrale

E quando si parla di risparmio e attenzione ai nostri soldi non possiamo che dare il benvenuto ad Andrea Manfredi, amministratore delegato di SuperMoney, il sito di confronti autorizzato anche dall’Agcom. Oggi parleremo di carte di pagamento, come usarle al meglio, a cosa stare attenti, cosa sapere riguardo a questo mondo molto in espansione anche, o no?
E’ un mondo in grande espansione, è un mondo molto importante.

Perché gli italiani non erano così favorevoli all’inizio.
In Italia si usano poco gli strumenti elettronici di pagamento, fra cui le carte di credito. Questo è un problema, perché grazie alle carte di pagamento si può gestire in modo più efficiente il proprio denaro e anche tenerlo più sotto controllo, questo perché c’è una piena tracciabilità di tutti gli elementi di spesa. Questo, dunque, è il primo elemento importante, la prima domanda che è più ricorrente è: “Ci si può fidare delle carte?”

Certo, molti hanno paura.
Molti hanno paura, ma la risposta è assolutamente sì, posto che non si tengano comportamenti sciocchi, quindi è importante sempre controllare chi prende la carta di credito, se si paga al ristorante è meglio che la transazione venga fatta di fronte a noi e non in una stanza separata, se si utilizza su internet è bene utilizzarla su dei siti che abbiano brand riconosciuti, siano siti noti e quindi non piccoli siti che si possono prestare a truffe. Quindi carte di pagamento sicure? Assolutamente sì.

Come ci orientiamo tra le varie offerte di carte di credito?
Ci sono diversi tipi di carte di credito, quindi è importante scegliere quella più adatta  alle proprie esigenze. Il primo tipo di carta è la cosiddetta carta a saldo, quindi la classica carta con cui uno va a fare la spesa e paga alla fine del mese, quindi il vero vantaggio grosso della carta di pagamento…

Alla fine del mese o del mese successivo?
Tipicamente alla fine del mese in corso, poi dipende da carta a carta, da contratto a contratto, ma lo standard è alla fine del mese in corso. Però è importante perché se faccio la spesa il 2 di febbraio, pagherò quella spesa il 28 di febbraio, quindi mi permette di aspettare l’incasso dello stipendio, di gestire meglio il mio fabbisogno. C’è un altro tipo di carta che in questo momento è un’altra carta in grossa espansione che è la carta prepagata, quindi è una carta che si adatta molto bene ai giovani o a chi fa molte operazioni su internet, chi ha paura di usare uno strumento di pagamento tradizionale, che è la tipica carta di credito, questa carta permette di mettere sopra cifre limitate, quindi metto sopra 100 euro, 150 euro, 200 euro e posso spendere solo quei soldi.

E la utilizzo per i miei acquisti.
Esattamente. Allora qui c’è da fare una precisazione importante, un grosso punto di attenzione. Attenzione a quante volte si ricarica questo tipo di carta, perché molte carte di questo tipo sono gratuite, quindi le banche le rilasciano gratuitamente per incentivare, ma poi possono chiedere anche 5 euro per ogni singola ricarica. Allora è chiaro che se noi le ricarichiamo con 50 euro 5 volte al mese, alla fine abbiamo speso 25 euro al mese di ricarica.

Abbiamo buttato via i soldi, 25 euro.
Abbiamo buttato 25 euro che possono essere una cifra importante. Quindi sempre fare attenzione, è uno strumento importante, ma sempre con grossa attenzione.

Quindi questi sono i costi connessi alla carta prepagata. Costi invece connessi alla carta tradizionale?
La carta tradizionale solitamente ha un canone mensile, può avere costi di attivazione, ma spesso le società non lo fanno pagare. Poi ha un canone annuale che viene pagato in modo continuativo. Tipicamente questo canone è abbastanza basso, si aggira in media sui 25, 30 euro l’anno. Ci sono delle specifiche operazioni che possono richiedere delle commissioni aggiuntive. E’ importante vedere quali sono nelle diverse carte differenti.

Quali possono essere?
Quindi la cosa più semplice. Quando con le tipiche carte di credito si va prendere la benzina dal distributore, si fa il pieno, si paga una commissione aggiuntiva, tant’è che uno degli emendamenti allo studio del Decreto Liberalizzazioni, quindi attualmente in Commissione Industria al Senato, è quello di imporre l’eliminazione di questa tassa, di questo piccolo gabello sui rifornimenti di carburante. Questo chiaramente darebbe un incentivo migliore perché tutti si sentirebbero più liberi di utilizzare la propria carta di credito. La commissione può essere significativa, 1 euro e 80, 1 euro e 50, 2 euro, quindi per fare un rifornimento può non essere marginale.

E poi in ogni caso perché avere costi aggiuntivi, quando invece possiamo aguzzare l’ingegno e informarci bene su quali sono i costi. Ma quale conviene di più?
Dipende molto dalle proprie esigenze. C’è una terza formula ugualmente importante, poi spieghiamo le esigenze, che sono le carte rateali. Allora le carte rateali sono quelle tipologie dove uno paga ora, quindi facciamo paga il primo di febbraio, non paga solo il saldo il 28 di febbraio, ma in realtà pagherà un pezzettino il 28 di febbraio, un pezzettino il 31 di marzo, un pezzettino il 30 aprile, quindi scadenze come se fosse un piccolo prestito il pagamento che è stato fatto.

E se è un piccolo prestito avrà anche degli interessi?
Esatto. Qui bisogna stare attenti a non farsi prendere la mano da questo strumento, perché i tassi di interesse su questo tipo di operazioni sono molto alti. Molto alti vuol dire il doppio, una volta e mezza quelli di un prestito personale di un credito al consumo normale.

Quindi a quel punto tanto vale chiedere un piccolo prestito.
Assolutamente. Non lasciatevi imbrogliare, non facciamoci imbrogliare dalle carte come se fossero dei prestiti. Le carte di credito non sono dei prestiti, quindi utilizziamole per le piccole cose, se dobbiamo acquistare beni di piccolo valore o se effettivamente rientra in una spesa del ciclo di vita normale della persona.

Ma allora, perché esistono queste carte che permettono di rateizzare poi il costo se non convengono?
Per piccoli importi possono essere convenienti. Se io devo fare una spesa da 400 euro, non posso chiedere un prestito personale per 400 euro, perché il limite del prestito personale tipicamente sono 2-3 mila euro per la richiesta. Quindi per piccoli importi e per specifiche situazioni.

Quindi lo rateizzi in due mesi.
 Lo rateizzi in due mesi, lo rateizzi in tre mesi.

Posso deciderlo?
Sì, tipicamente lo fanno decidere nei piani di rientro. Poi variano molto le condizioni, però si può, tipicamente si può decidere e così riesco a gestire un po’ meglio le piccole spese. Questo è l’utilizzo ed è un utilizzo corretto e utile.

Però comprare magari un televisore da 3 mila euro non conviene.
Ecco non compriamolo, non compratelo con la carta di credito rateale.

Conviene fare una finanziaria.
Esattamente, un bel tasso zero, un tasso di interesse basso che ci permette di avere i soldi, acquistare in maniera più trasparente, più tranquilla, più solida. Quindi questo per riprendere la domanda precedente: “Qual è la carta di credito che conviene?”. Non c'è una che conviene.

E’ quella più adatta.
E’ quella più adatta alle esigenze delle persone, lo diciamo sempre. Se la persona non ha problemi di cassa, quindi può fare i pagamenti, la carta di credito a saldo normale è la carta più conveniente. Se è necessario gestire piccoli importi con la rateizzazione per qualche mese, la carta rateale è uno strumento importante. Se si fanno grossi acquisti su internet, frequenti acquisti su internet o si hanno dei ragazzi giovani a cui si vuole dare, ai nostri tempi era la paghetta settimanale, invece che in mano su degli strumenti di pagamento, chiaramente si possono fare con le carte prepagate, dare un piccolo importo ogni mese.

Ci sono dei rischi connessi all’utilizzo della carta di credito?
Ci sono dei rischi legati al buon senso, quindi come dicevamo prima mai utilizzare la carta di credito quando non si è sicuri dell’esercente che si ha di fronte oppure quando non si è sicuri della qualità del sito internet che si ha di fronte. L’altro rischio, però è comportamentale, è farsi prendere la mano. Quindi la carta ha un massimale di spesa, questo massimale di spesa rimane intatto finche non viene consumato. Se la carta ha un massimale di tre mila euro, mi permette di spendere nel mese tre mila euro. Se io poi non ho 3 mila euro sul conto corrente, ma quei soldi li ho spesi lo stesso, a fine mese passerà la transazione di spesa e io a fine mese mi ritroverò con il conto in rosso. Quindi è importante che la carta venga utilizzata per gestire pagamenti, ma con l’occhio di una buona consapevolezza, quindi mai eccedere.

Può capitare. Ci sono persone affette da acquisto compulsivo, shopping compulsivo?
Ci sono, può capitare.

Che magari non avendo il contante in mano, allora non si rende conto e continua a strisciare la carta.
Purtroppo questo è un comportamento frequente, è un comportamento su cui l’Autorità Garante pone molta attenzione per evitare che vengano incentivati comportamenti scorretti, però rimane alla fine nell’ambito delle difficoltà delle singole persone. Meglio chiedere in banca, se non si è sicuri, un massimale piccolo, in modo da essere certi che non si possa spendere di più. Tipicamente le banche hanno difficoltà ad alzare il massimale, perché quella è una linea di credito a tutti gli effetti, ma non hanno difficoltà ad abbassare il massimale.

Quindi per tutelarci ci facciamo mettere un massimale un po’ più basso, prudente, così anche se non ci stiamo rendendo conto in quel momento, comunque non causerà un disastro a fine mese. Ancora due battute sulla sicurezza. Se ci rubano la carta di credito, che succede?
Se ci rubano la carta di credito è importante fare subito denuncia all’autorità competente.

Ma c’è il numero per bloccare la carta?
Sì, e chiamare il numero con cui bloccare la carta. Quindi queste sono le due cose da fare immediatamente.

Ad esempio io lo tengo sempre sul cellulare, l’ho memorizzato senza doverlo poi andare a ricercare chissà dove.
Questo è molto importante, perché tutte le transazioni che vengono fatte sulla carta di credito non sono a carico della persona, dell’ex proprietario, del truffato.

Quindi uno si tutela così. Se ci sono state invece spese avvenute tra il furto e il blocco della carta, quindi in quel momento in cui non avevamo la disponibilità, ma non lo abbiamo ancora denunciato, quello non possiamo farci niente.
Dipende dai contratti delle singole carte e dalle assicurazioni che queste carte offrono. Ci sono tipologie di carte che offrono una protezione piena, quindi lei basta che dice la carta di credito mi è stata rubata, non ho effettuato io questa transazione e ti restituiscono l’ammontare di denaro.

Magari un’assicurazione.
Sì, loro hanno la loro assicurazione, ma è la stessa carta di credito che ti rimette sul conto della carta i soldi.

Poi a volte è anche più facile perché se vediamo che effettivamente è stato fatto un acquisto magari in California o altre cose.
Esattamente, c’è un limite temporale per poter chiedere, per poter attivare questo processo, che sono 60 giorni dalla ricezione dell’estratto conto, quindi è sempre importante, cosa che anch’io faccio poco, ma è sempre importante, guardare gli estratti conto che riceviamo, voce per voce, dalla banca. Un’operazione che ci si impiega 5-10 minuti di noia ogni mese, ma almeno stiamo tranquilli che quello che stiamo pagando è quello che abbiamo comprato, perché non è detto che la frode, chiamiamola frode, sia collegata al furto della carta di credito, semplicemente ci possono aver clonato la carta. Si sente spesso in giro: “clonate x carte a…”. Quindi è qualcuno che ha capito qual è il nostro codice, qual è il codice di sicurezza e ha fatto una transazione. Può capitare, anche a me è capitato e in questo caso si chiama l’istituto che ha emesso la carta o la banca, si blocca la carta, si fa la denuncia all’autorità giudiziaria e tipicamente, questo si fa tutto nell’arco di 60 giorni dalla ricezione del proprio estratto conto, vengono rimborsati i soldi della truffa, perché, come detto, a meno che non ci siano condizioni particolari all’interno del contratto, le truffe vengono generalmente sostenute dall’istituto che emette lo strumento di pagamento.

Ringraziamo allora Andrea Manfredi, amministratore delegato di SuperMoney.eu, a cui vi rimando per ulteriori informazioni anche per questo ambito. Grazie per essere stai qui con noi. E’ tutto per la rubrica “I nostri soldi”.