I piccoli risparmiatori si domandano spesso quale sia il modo migliore per far fruttare il loro capitale. Il problema è sempre quantificare il rischio di investimento e capire quale forma risulti più adatta alle proprie esigenze.
A chi ha una bassa propensione al rischio si consiglia di investire in prodotti coperti dalla garanzia del Fondo interbancario di tutela dei depositi (che garantisce fino a 100 mila euro). I conti di deposito, ad esempio, prevedono interessi che crescono progressivamente con la durata del vincolo (da un mese a 5 anni). Al netto delle tasse, su durate quinquennali, due prodotti molto competitivi sono il Deposito di PrivatBank (vincolato, tasso al 5,4% lordo) e Rendimax Like di Banca Ifis, conto libero, tasso lordo al 4%.
Inoltre, i Buoni fruttiferi postali (Bfp) sono sicuramene una buona soluzione per chi ha una propensione al rischio leggermente più elevata. Le serie sono diverse per durata (da 18 mesi a 20 anni) e funzione. I Bfp indicizzati all'inflazione, ad esempio, consentono il recupero del 100% del carovita italiano calcolato dall'indice Istat Foi (esclusa la componente tabacco). Sono sempre rimborsabili anticipatamente e, dopo 18 mesi, riconoscono gli interessi fissi e l'inflazione maturata nel periodo.
Infine, per chi non ha paura di affrontare un rischio alto esistono soluzioni come il BTp inflation linked (indicizzato all'inflazione europea), quotato sul mercato secondario con scadenza 15 settembre 2016 e che rende oltre il 6% posizionandosi 10° nella lista dei titoli di Stato più redditizi.