Conti correnti, più cari del 36% negli ultimi due anni

Uno studio dell’ Università Bocconi evidenzia come il conto corrente rappresenti una spesa sempre più elevata.

Conti correnti, più cari del 36% negli ultimi due anni

Forse non serviva proprio una ricerca della più prestigiosa università italiana del settore economia, ma quella della Bocconi ci consente di avere dei numeri più precisi per quantificare al meglio la nostra percezione: i conti correnti sono sempre più cari. I costi della gestione bancaria e delle varie operazioni sono infatti cresciuti in due anni addirittura di oltre un terzo.

Lo studio dell' Università Bocconi di Milano ha preso in esame unicamente le commissioni bancarie, ovvero le spese di gestione del conto corrente e delle varie operazioni, senza considerare l'imposta di bollo che, ricordiamo, è forfettaria e pari a 34,20 euro per le giacenze oltre i 5000 euro (sotto tale cifra l' imposta di bollo è pari a zero), unica voce che non ha contribuito ai rincari.

Per la precisione l' Università Bocconi evidenzia come dal 2010 ad oggi i costi dovuti alla gestione bancaria del conto corrente sono passati da 159 euro agli attuali 217 euro, con un incremento percentuale quindi del 36%: un vero record, visto che è addirittura sei volte superiore all' inflazione registrata per lo stesso biennio 2010-12; più nel dettaglio, circa 89 euro sono dovuti per le operazioni di gestione, mentre circa 128 euro sono per le varie operazioni che mediamente si compiono col conto corrente, tra cui i bonifici.

Lo stesso studio della Bocconi evidenzia come i canoni per il Bancomat, la carta di debito, siano passati da 10 euro a 15 euro mentre quello delle carte di credito da una media di 30€ ad una di 36€.

Dunque è sempre più vero che il confronto tra i conti correnti è il modo migliore per trovare quello più conveniente per le proprie esigenze: infatti utilizzando i servizi gratuiti di comparazione tra conti è possibile avere una rassegna dettagliata delle varie proposte con le relative voci di spesa.