Carte di credito e conti correnti sotto l’occhio del fisco

Controlli anti-evasione e anti-privacy: ecco come il fisco metterà le mani su carte di credito e conti correnti

Carte di credito e conti correnti sotto l’occhio del fisco

Carte di credito e conti correnti fino alle cassette di sicurezza, il Fisco vara una nuova, pesantissima controffensiva agli evasori, e lo fa senza curarsi troppo della privacy. Scegliere il conto più adatto, selezionare le soluzioni creditizie migliori, porre le carte di credito del settore a confronto per individuare quella che fa al caso proprio sono operazioni che, con importanza via via crescente, riguardano la quasi quotidianità dei consumatori italiani. il gigantesco giro di denaro che orbita intorno alle manovre bancarie degli italiani sta per essere forzato col grimaldello, il fisco è pronto a mettere le mani su una serie di informazioni fin ad ora difficilmente accessibile. Lotta all’evasione vs tutela della privacy, si dia inizio allo scontro.

L’era dei controlli: carte di credito, conti correnti, titoli

E così, spiluccare tra le varie soluzioni finanziarie, informarsi su Visa e i suoi prodotti o su quelli di MasterCard, American Express e compagnia bella non sarà più la priorità di base dei risparmiatori che, da ora in avanti, dovranno ben guardarsi dalla superanagrafe, un cervellone che si nutrirà di tutti i nostri dati fiscali, dagli estratti conto alle spese tramite carte passando per titoli, depositi e persino cassette di sicurezza della banca. E il tutto inizierà a diventare concreto a partire da marzo.

Arriva il rapporto finanziario dei contribuenti

Entro il prossimo 2 marzo, infatti, saremo tenuti a inviare i dati relativi a ogni nostro movimento finanziario effettuato su conti correnti, carte virtuali, depositi e derivati riguardanti l’anno 2013. Entro il 29 maggio 2015 si dovrà fare la stessa cosa riguardo ai movimenti che interessano il 2014; quindi, a partire dal 2016, saremo chiamati a effettuare tale comunicazione entro il 15 febbraio di ogni anno.

Pronta l’era della superanagrafe

La supervisione del Fisco sarà totale. Ai controlli incrociati si affiancherà il lancio del nuovo 730 precompilato in modalità digitale. Precompilato sì, ma che nel 70% dei casi comporterà la necessità di modificarlo o integrarlo perché non include particolari detrazioni come quelle sulla sanità o sui mutui. A quel punto scatteranno i controlli efficaci dell’Agenzia delle Entrate, volti a individuare e a punire gli evasori.

Questione privacy

C’è già chi parla di Grande Fratello fiscale, che avrà le mani in pasta dappertutto, non ci saranno più segreti, le carte di credito saranno alla mercé degli uffici statali, i conti trasparenti. L’attacco di violazione della privacy è già stato rispedito al mittente dai sostenitori della manovra, motivata dal fatto che saranno solo pochi funzionari ad accedervi. Pirateria informatica permettendo.

Distopia fiscale o necessità?

Il tutto sarà consentito anche dal nuovo Inps, la cui banca dati sarà decisamente potenziata. Il dibattito è acceso, tra garantisti della privacy, che parlano di politiche estreme, aggressive e vessatorie, e chi sottolinea la necessità di sconfiggere la piaga dell’evasione con ogni strumento. Nel mezzo dei due estremi ci siamo tutti noi.