Assicurazione auto, Ania risponde a Isvap

Ania controbatte Isvap, dopo l'audizione in Senato del commissario straordinario Giancarlo Giannini.

Assicurazione auto, Ania risponde a Isvap

Dopo le dichiarazioni rilasciate durante l'audizione in Senato del commissario straordinario dell'Isvap, Giancarlo Giannini, Ania ha chiarito la sua posizione in merito, replicando prontamente attraverso un comunicato.

In particolare Ania ha rimarcato come anche le compagnie assicurative vogliano norme chiare e semplici a vantaggio degli assicurati e della stabilità del sistema. Inoltre, l'associazione ha polemizzato affermando che le interpretazioni dell'Isvap vanno nella direzione opposta e sono foriere di effetti negativi per i consumatori, in termini di aumento dei prezzi della Rc auto.

In particolare il Presidente Minucci, ha sottolineato: "La legge non impone alle imprese di offrire polizze con scatole nere. L'Isvap introduce questo obbligo disinteressandosi dei costi aggiuntivi necessari per costruire l'offerta di questi prodotti. Ciò potrebbe portare a un aumento dei prezzi praticati dalle imprese, soprattutto da quelle che - pur non ritenendo conveniente l'offerta dei nuovi prodotti - fossero obbligate a commercializzarli sostenendo i relativi costi di impianto".

Minucci ha, poi, proseguito: "La legge impone che la riduzione automatica del premio, in assenza di sinistri, sia indicata obbligatoriamente nel contratto. L'interpretazione corretta vuole che la riduzione automatica operi sul premio della tariffa applicata al momento del rinnovo contrattuale. Se operasse, invece come sostiene l'Isvap, rispetto al premio pagato nell'anno precedente, la mutualità sarebbe completamente alterata. Al limitato numero di assicurati che provocano sinistri, infatti, verrebbero addossati non solo gli aumenti tariffari conseguenti alla loro responsabilità, ma anche quelli derivanti dagli sconti concessi a tutti gli altri. Per questi assicurati si tratterebbe di aumenti davvero insostenibili".

Lo scontro, quindi, tra Isvap e Ania sembra essere solo agli albori e il nebuloso Decreto Liberalizzazioni non aiuta di certo a chiarire la situazione. Nel frattempo, l'unica cosa che i consumatori non vedono mutare, sono i costi assai alti dell'assicurazione auto.